Fine vita, i dem presenteranno un progetto di legge a Palazzo Campanella

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La decisione nel corso di un vertice del gruppo consiliare del Pd a Reggio: «Proposta tesa a garantire assistenza vera ai malati terminali»

«Si è riunito oggi a palazzo Campanella il gruppo del Pd in Consiglio regionale presieduto da Mimmo Bevacqua. Tante le questioni discusse dai consiglieri regionali dem». Lo riporta una nota del gruppo consiliare del Partito democratico in seno al Consiglio regionale della Calabria. «In primo luogo i consiglieri del Pd – è detto – hanno deciso di presentare una proposta di legge in Consiglio che disciplini l’assistenza sanitaria per i malati terminali e per potere assicurare loro, ove non vi siano altre possibilità, una morte serena, sulla scorta della proposta di legge presentata, alcuni giorni fa, al Consiglio regionale della Puglia. Il gruppo si è poi soffermato sulle tante problematiche aperte a partire dalla programmazione dei fondi comunitari passando poi ai temi della sanità, ai temi della depurazione e all’esame di alcune proposte di legge, predisposte dal gruppo, che saranno oggetto di successivi specifici approfondimenti di concerto con il partito regionale e il segretario Nicola Irto».
«A tal proposito, entro luglio, il gruppo Pd promuoverà un focus sui fondi comunitari – si legge ancora nella nota – con il coinvolgimento dei rappresentanti sindacali e delle forze sociali e un focus sull’Azienda Zero, istituita di recente, per sviscerarne tutte le possibili potenzialità e anomalie promuovendo, a tal proposito, un confronto con Giacomo Possamai capogruppo del Pd in Consiglio Regionale del Veneto dove è già stata approvata una legge simile a quella calabrese».
Al termine dell’incontro, il presidente Bevacqua ha espresso la sua soddisfazione per quanto oggi prodotto e ha dichiarato: «Sono certo che faremo un ottimo lavoro nei prossimi mesi in sinergia con il partito regionale, con i vertici nazionali e con i gruppi dem degli altri Consigli regionali italiani in termini di proposte legislative».

Articolo Corriere della Calabria del 20 giugno 2022

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